venerdì 12 novembre 2010

Hanno ucciso di nuovo il Sindaco Vassallo!

Sappiamo ormai quasi tutto del delitto di Avetrana, notizie di agenzie si susseguono incessantemente sugli sviluppi della faccenda giudiziaria che vede imputati padre e figlia Misseri. Ormai rimane solo il dubbio se sia stata la figlia o il padre, ma il cerchio si restringe giorno dopo giorno.

Non si può dire lo stesso di un delitto avvenuto nello stesso periodo, quello del Sindaco Angelo Vassallo. Dopo un paio di giorni di forte eco giornalistica, non si è saputo altro. Le indagini? Uno dei pochi articoli recenti al riguardo è stato pubblicato da CilentoNotizie al seguente link:

Ma non ci sono grandi novità sulle indagini. Io credo che in tutti noi (soprattutto Cilentani) l'assassinio di Vassallo, abbia acceso una spia. Tutti noi che pensavamo di essere liberi da certe dinamiche ad un tratto ci siamo svegliati; e abbiamo iniziato ad avere paura. Paura che Vassallo venga ucciso di nuovo non facendo il necessario per assicurare i responsabili alla giustizia. Paura che possa succedere ancora. Paura di perdere la libertà, che da sempre, chi è nato nella nostra amata terra, ha creduto di avere.

Cielo inFernale

venerdì 1 ottobre 2010

Viva i Newyorkesi!

Ritornare dalla Grande Mela fa un effetto strano: e non solo perché bisogna assorbire sei ore di fuso orario. New York è una porzione di mondo a se stante. Ci sono molti luoghi comuni che riguardano questa città ma quando poi hai effettivamente la possibilità di viverla ti accorgi che i luoghi più che comuni sono l'esatto opposto. Così scopri che a dispetto dell'importanza della città e della varietà di persone che la popolano (oltre che alla quantità), NY è accogliente. Tu immagini che in una città con poca storia, con tante origini, con tanti turisti, non ci sia un'identità del cittadine NYrkese, non ci sia un modo di fare/vivere/comportarsi comune. Ti immagini la NY degli Inglesi, dei Cinesi, degli Italiani, degli Afro-Americani, degli Ispanici... e pensi un luogo freddo, spersonalizzato. Invece no. La verità è che i NYrkesi sono un bel popolo! Socievole, disponibile, umano, educato e attento alle persone, rispettoso delle regole e con molto senso civico.

Abbiamo solo da imparare da queste persone che non buttano le cicche a terra o ti chiedono se hai bisogno di aiuto solo vedendoti armeggiare con una mappa della metropolitana o della città. Nonostante le molte auto che girano per le strade chi guida è sempre rispettoso dei pedoni, anche col semaforo verde. Le strade sono pulite perché le puliscono e perché non le sporcano. I bagni dei locali sono sempre accessibili e puliti. E le persone che ti ricevono nutrono un massimo rispetto per i clienti: insomma non ti senti come qualcuno che porta i soldi e basta quando entri in un ristorante o un bar. Ti senti appunto "servito". Senti che fanno qualcosa per il piacere di farlo. E la cultura della mancia che prima non capivo adesso mi è +chiara: Loro la vedono come un riconoscimento alla loro professionalità e disponibilità. Un "bravo" non solo di facciata, ma concreto!

Mi piace poi il loro senso pratico e la capacità di adattarsi alle situazioni senza badare troppo all'immagine: le ragazze che fanno lavori che richiedono ad esempio l'abito elegante non esitano a togliere i tacchi e a mettere l'infradito nella pausa pranzo o mentre si recano a prendere la subway per tornare a casa. Così come nei numerosi piccoli e grandi parchi che popolano la città non è per niente raro vedere uomini in giacca e cravatta giocare a pallavolo o basket nella pausa pranzo. Anche a due passi da wall street!

Inevitabile per me fare il paragone con l'Italia. Popolo invece che si sta spersonalizzando e sta rinunciando alle caratteristiche per cui siamo famosi nel mondo a favore dell'individualismo, e della ricerca dell'apparire. Le città Italiane sembrano fredde metropoli industriali. Non si parla se non ci si conosce, non ci si dice buongiorno, non si fa niente che non sia necessario.

Insomma... siamo proprio cambiati. E in qualche modo negli abitanti di Manhattan e dintorni ho ritrovato quello che mi piacerebbe che noi fossimo, che forse eravamo... Come gli Italiani che sono a NY che continuano ad essere Italiani.

venerdì 27 agosto 2010

Politica: questa parola dal significato sconosciuto.

Ecco... Quello che temevo sta iniziando a succedere. Decretata ormai la morte definitiva della politica in Italia (Aristotele aveva coniato la seguente definizione per questa parola: arte di amministrare la città per il bene di tutti...) si assiste a fenomeni che non fanno altro che mettere in risalto la pochezza di chi dovrebbe rappresentarci e fare il nostro bene.
C'è chi governa e c'è chi sta all'opposizione. Chi governa sembra ormai giunto ad un punto di non ritorno. Alcune scelte sono state palesemente sbagliate, altre meno, ma risultati rivolti a questo bene comune che è l'OBIETTIVO della politica se ne sono visti davvero pochi. Del resto, ancora una volta, il potere è in mano ad una persona che è capace di catalizzarlo nelle direzioni che (spesso giustificate in modo ingiustificabile) più si confanno ai propri interessi.
Chi invece sta all'opposizione ha deciso che chi governa è il negato del bene comune, cioè l'opposto; di conseguenza si propone come unico obiettivo politico quello di sconfiggerlo. Ma l'opposizione non è abbastanza forte per farlo da sola e ne è consapevole. Sa benissimo che se domani si voterebbe, nonostante tutto, difficilmente vincerebbe le elezioni.
E allora???
Ecco il genio che viene fuori! "Ammucchiata" di centrosinistra! No, non è un bel termine da usare. E' chiara l'accezione negativa di chi ha pensato a questa parola per definire la grande coalizione che il centrosinistra spera di riuscire a creare. Ma ancora una volta il premier, nella sua furbizia, ha subito suggerito agli Italiani una collocazione per questo quasi neo-raggruppamento. E forse, in questo caso, non ha tutti i torti. Cosa di buono ci può essere in una coalizione creata solo per battere Berlusconi? Può il bene comune, o politica che dirsi voglia, essere motivato solo dal battere un avversario? Può un programma elettorale essere composto da un solo rigo: non permettere a Berlusconi di vincere le elezioni (sempre che davvero il governo cada... perché il premier lotterà col coltello in bocca affinché ciò non accada)?

Insomma, sembra chiaro che nonostante il governo attuale non abbia rispettato le aspettative, sembra poco credibile un'alternativa del genere. Pensare di rivedere insieme Bersani, Rutelli, Veltroni, Franceschini, Prodi, Dalema, Vendola, e magari pure Bertinotti, Di pietro, Casini... (e sono sicuro che qualcuno lo dimentico!) riporta alla mente dei ricordi... non proprio piacevoli. Ma diciamoci le cose in faccia, con chiarezza, ma ammesso che riuscissero a mettersi d'accordo per tale coalizione, ammesso che riescano a vincere le elezioni, secondo voi loro non lo sanno che dopo 2 mesi di tentativo di governo cadranno miseramente? Possibile che sono così ottusi da non rendersene conto? Dai, lo sanno che non può funzionare questa cosa! E' per questo che mi chiedo qual è il vero scopo di questa coalizione; la VERA ragione! Ebbene io una modesta risposta me la sono data. E a sostenere la mia tesi mi viene in aiuto uno che il politico lo sapeva fare, un certo Giulio Andreotti che una volta disse:"Il potere logora chi non ce l'ha". Ci sarebbero un sacco di persone in questa coalizione che il potere non ce l'hanno più, un sacco di persone che lentamente si allontano dalla scena politica soppiantati per motivi di "gradimento" di chi non li ha votati (elezioni o primarie che dirsi voglia). E loro? Con un colpo di coda cercano in tutti i modi di rimanere sotto i riflettori, di ritrovare un potere che non si sono meritati in passato perché non supportati da "idee per il bene di tutti". E adesso? Trovano pure il coraggio di ri-coalizzarsi con l'idea secondo loro grandiosa e originale che a tutti i costi bisogna battere Berlusconi? Cavoli quanto vi siete spremuti! Pure davanti al bar del mio paese riescono ad essere più originali nel proporre le linee guida per la fondazione di un nuovo schieramento politico!

Eppure basterebbe così poco per ottenere il consenso della gente stanca delle promesse mai mantenute. Basterebbe mandare via i disonesti dalla politica, fare qualcosa DAVVERO per la gente e per i giovani. Aiutarli a trovare un lavoro, a farsi una famiglia, a comprare una casa! E non perché deve essere un favore, non perché così i politici poi prenderanno i voti, ma perché siamo in un paese civile e democratico. Perché nella nostra idea di Stato ci sono persone coraggiose, generose, colte, oneste. Perché nel pensare comune non siamo la solita italia dei deboli sopraffatti e dei furbi che arraffano tutto che i politici hanno creato, ma l'Italia di cui andare fieri, in cui i deboli vengono sostenuti e i forti supportati per trainare il paese.

venerdì 16 luglio 2010

Mi mancava il 46!

Finalmente sei tornato!
Lo so, è passato poco più di un mese da quando ti sei infortunato, ma a me è sembrata una vita. Non perché mi mancavi tu: mi mancava il mondiale. Si, lo so, il mondiale c'era lo stesso, hanno fatto delle gare nel frattempo, ma io me ne sono dimenticato. Ero seduto a tavola a fare zapping mentre terminavo il lauto pranzo domenicale, per sbaglio sono incappato in una gara, e mi sono detto:"Toh... c'è il moto-mondiale". Poi dopo 3 o 4 minuti... spot pubblicitario... ricomincio lo zapping... trovo altro e mi dimentico di nuovo del moto-mondiale.
Caro Valentino, ci hai abituati maledettamente bene! Almeno in Italia da quando ci sei tu questo sport è resuscitato! E lasciamelo dire, che cu*o essere Italiani e fare il tifo per te! Ma che cu*o anche per tutti quelli che amano le due ruote e grazie a te vivono momenti indimenticabili.
Tu sei la fonte di tutte le sfide. Sei l'animatore di tutte le gare. Riesci a insaporire anche le gare più sciape. Riesci ad essere simpatico a tutti nonostante vinci (quasi) sempre tu. Sei sempre sorridente e ottimista; sempre pronto a rimboccarti le maniche quando c'è da lavorare. Io credo tu sia anche molto obiettivo e onesto nei confronti di te stesso e degli altri e conservi sempre quel pizzico di umiltà in cui tutti i ragazzi "normali" che amano le due ruote si ritrovano: si rivedono in te.
Ma lo scopo di questo post non è quello di tessere le tue lodi, bensì di valutare quanto potrà valere questo sport senza di te in termini di pubblico, quando purtroppo dovrai lasciarlo. Partendo da me, che mi considero non proprio un "malato" di moto e che prima del tuo avvento seguivo poco le gare di motociclismo (mi ha sempre intrigato di più la formula 1 e il mondo delle auto), ti dico che probabilmente ritornerò a seguire poco la motoGP, e non perché sono un tuo tifoso (Certo che lo sono!) ma perché l'hype che tu susciti e la tua capacità di fare cose inaspettate non sono rintracciabili in nessun tuo rivale: il tuo provarci sempre sapendo di riuscirci sarà insostituibile.

Voglio quindi ringraziarti per essere tornato in pista così presto. So che se lo hai fatto vuol dire che stai abbastanza bene da poterlo fare, e che la tua voglia di divertirti (traduzione= di correre) ti ha permesso di guarire prestissimo. Hai inoltre resuscitato un mondiale che sembrava già finito, animato solo dalle voci di mercato che ti danno alla Ducati.

Io spero di essere appassionato atipico: se così fosse al tuo lontano ritiro sarò uno dei pochi a seguire meno il moto-mondiale. Ma mi sa che non è così...

giovedì 8 luglio 2010

Mi serve un monitor per lavorare alle foto...

Eh si... Prima o poi chi si occupa di fotografia digitale è costretto a scontrarsi con questo mezzo, che ci piaccia o no è lo strumento attraverso il quale "percepiamo" a livello visivo il nostro lavoro. Il problema è che a secondo del tipo/modello/marca questo lavoro viene svolto + o meno bene, senza contare che altri fattori influenzano la visione (luce ambientale, profili colore impostati, calibrazioni...).
Quando finalmente ci decidiamo che il nostro vecchio monitor non è + sufficiente dal punto di vista qualitativo confrontato con la qualità della nostra attrezzatura fotografica, inizia la ricerca... E qui iniziano le note dolenti: ad un tratto ci accorgiamo che sul mercato ci sono centinaia di monitor, e mano mano che spulciamo su internet le caratteristiche spuntano fuori sigle e informazioni di cui non conoscevamo minimamente l'esistenza. Noi che al massimo avevamo sentito parlare di risoluzione e refresh scopriamo un mondo nuovo: pannelli lcd di tipi diversi, parametri di misurazione di estrema precisione, omogeneità della luminosità, gamut oltre al contrasto, luminosità, profondità del nero, velocità di reazione dei pixel, angolo di visuale, scostamento dei colori da quelli reali... Nel mio caso, dopo un attimo di smarrimento, mi sono armato di... pazienza... e mi sono messo a studiare. Non è stato così facile: non ci sono guide, al massimo alcuni siti che recensiscono qualche apparecchio (io non ne ho trovate quasi nessuno in Italiano) oltre ai forum sui quali si possono leggere opinioni talvolta molto poco oggettive. Piano piano la "coscienza" di ciò di cui ho bisogno si è andata formando ma purtroppo ho scoperto cose poco gradevoli... Quella che più mi ha abbattuto è stata la scoperta degli euro che bisogna spendere per comprare un monitor almeno semi-professionale. Quando la mia ricerca è iniziata non c'era niente al di sotto degli 800€ per uno schermo FullHD con dimensioni di 24/27 pollici. Le marche + conosciute per la loro qualità (Eizo, Apple, Lacie...) in alcuno modelli arrivavano (e arrivano attualmente) anche a 3000€. La seconda è che i monitor di qualità migliore non si trovano praticamente in nessuna catena di elettronica e moooolto difficilmente neanche nei negozi specializzati quindi impossibilità di toccare con mano le differenze (quelli + rintracciabili sono gli apple). Notizie positive? Io non l'ho ancora comprato il monitor... Motivo? Probabilmente ne non ho trovato uno con un buon rapporto prezzo/prestazioni. Ma vediamo di scendere un po' più nei dettagli.
La maggior parte dei pannelli che si trovano in giro, pur essendo migliorati molto rispetto ai modelli precedenti, sono pannelli di tipo TN(twisted nematic) che sono caratterizzati da una buona reattività e da prezzi veramente bassi, ma che non permettono di visualizzare una gamma di colori (gamut) così ampia. Hanno inoltre un angolo di visuale che non supera i 170° e una sufficiente precisione nella visualizzazione dei colori. A causa soprattutto della scarsa capacità di visualizzare coerentemente i colori non sono molto adatti all'uso fotografico. Ci sono poi altri tipi di pannelli che invece pur non essendo perfetti riproducono più fedelmente le nuance e le sfumature che i nostri meravigliosi obiettivi riescono a catturare a scapito di altre caratteristiche che hanno meno importanza per il fotoritocco; ne esistono di vari tipi: IPS, MVA, PVA sono probabilmente i più noti. A scapito di una reattività dei pixel leggermente inferiore offrono un qualità dei colori di un livello molto superiore e un angolo di visuale molto omogeneo. Sono però poco diffusi e di conseguenza costano molte volte di più rispetto ai TN. Anche perché poco adatti (soprattutto i modelli più vecchi) alla riproduzione di film e videogiochi.
Per fortuna le cose stanno un po' cambiando anche perché la reattività è stata molto migliorata negli ultimi modelli così oltre ai blasonati marchi già citati, altri + commerciali iniziano a fare il loro ingresso in questo settore. Tra questi DELL ma ultimamente anche SAMSUNG e altri. I prodotti Dell hanno una buonissima qualità generale, pur non raggiungendo le vette di altri più costosi rispetto ai quali ha un rapporto qualità prezzo sicuramente migliore. Anche Nec ha almeno un modello in catalogo con pannello non TN ma probabilmente il monitor dal miglior rapporto qualità prezzo per uso fotografico attualmente è il Samsung F2380M. Il costo è davvero contenuto, anche se è praticamente quasi impossibile trovarlo in Italia. Una nota azienda di vendite on-line lo ha in catalogo a 238 euro, praticamente il costo di un monitor normale. La risoluzione è quella ormai abituale per i televisori FullHD (1920x1080) e non a caso, questo pannello è corredato di porta HDMI per permettere la connessione anche a lettori BR, DecoderHD, Console varie. La riproduzione dei colori è molto fedele anche in confronto a modelli ben + costosi soprattutto se si ha la possibilità di calibrarlo. Il contrasto è molto elevato e la profondità del nero senza paragoni. Insomma, per questo prezzo... Non si può sperare davvero di più. Per un confronto più approfondito su vari modelli vi consiglio il seguente link:


Al clic troverete uno contro l'altro il Samsung sopra citato e il Dell U2311H ma potrete sceglierne altri da confrontare dagli appositi menù a tendina. Il sito è in francese... ma c'è il traduttore di google!

Guardando al futuro... Il miglioramento delle attuali tecnologie contribuirà sicuramente ad avere prezzi migliori e qualità sempre più alta. Ma c'è una tecnologia che entro breve farà capolino sulle nostre scrivanie e sicuramente sconvolgerà il mercato di monitor/tv per la sua qualità: gli OLED.

Ma c'è ancora tempo per parlarne... :)

venerdì 25 giugno 2010

La Nazionale e quelli che... "Te lo avevo detto!".

Te lo avevo detto...
...che non avremmo superato gli ottavi!
...che Pazzini doveva giocare.
...che Cassano e Balotelli doveva portarli!
...che Lippi faceva meglio a stare al suo bar a giocare a carte!
...che Cannavaro ormai è cotto!
...che era impossibile vincere due mondiali di fila!
...che doveva giocare Quagliarella al posto di Iaquinta!
...che facevamo la fine della Francia!
...che il calcio in Italia non è più quello di una volta!
...che...

Alla lista se ne potrebbero aggiungere tanti altri. E forse in ognuno c'è un po' di verità: come sempre non ce n'è una assoluta.
Ma adesso tutti i circa 60 milioni di Italiani potranno dire: Te lo avevo detto!

Tutti tranne uno: Lippi.

lunedì 21 giugno 2010

20 Aprile 2010: L'inizio della fine del mondo.

Non so voi, ma io sono abbastanza scandalizzato e moooolto preoccupato da ciò che sta succedendo nel golfo del Messico, dove ogni giorno (Ancora!) circa 60.000 barili di petrolio vengono sversati in mare. Sono passati ormai oltre 2 mesi ma la situazione sembra non essere cambiata. Milioni di litri al giorno! E ancora non si sa se e quando qualcuno riuscirà (o vorrà?) tappare questo maledetto buco.
Non capisco come i media non diano risalto a tutto ciò! Ormai è una notizia di secondo piano per i giornali e per i telegiornali. A volte non se ne parla nemmeno! Eppure stiamo rischiando di inquinare i mari di tutto il mondo! Stiamo contaminando la flora e la fauna del golfo prima e dell'oceano poi! Le conseguenze potrebbero essere inimmaginabili. Una catastrofe per la natura: catene alimentari che si interrompono, pesce contaminato che arriva sulle nostre tavole, specie che si estinguono, posti paradisiaci che diventano inferni di pece e quindi danni irreparabili per il turismo e conseguentemente per le economie... E pochi ne parlano e quasi sempre con superficialità! Si sente solo parlare dei soldi che la brititish petroleum dovrà sborsare o che ha già sborsati... Cosa ci faranno mai coi soldi quando tutto sarà coperto di petrolio? Mmm... Ora capisco! I soldi serviranno come al solito a chiudere gli occhi e la bocca di chi forse già inizia a tacere... mentre la Terra continua a sopportare i nostri colpi mortali; fino a quando non si sa.

venerdì 18 giugno 2010

Perché "Obiettivo"?

Questa bellissima parola deriva dal latino obiectum che vuol dire “cosa gettata, posta innanzi”. Così, ad esempio, nelle macchine fotografiche (strumento mio grande amico), esso sta davanti al corpo vero e proprio e pone davanti alla pellicola (o al sensore) la luce che raccoglie davanti a se. Si dice poi di parere o persona obiettiva quando l'uno o l'altra riportano fedelmente senza condizionarlo ciò che raccontano. La parola che da il titolo a questo blog viene usata spesso anche come sinonimo di "scopo" o di "fine" riferendosi ad un'azione.
In tutti questi significati sono sintetizzati i miei scopi di questo blog. Non sarà un blog monotematico: parlerò di cronaca, politica, fotografia, sport, scienza, tecnologia.... Porrò alla Vostra attenzione cose curiose e interessanti; ma anche riflessioni che possono sembrare banali ma che non sono più tali se osservate da un altro punto di vista. Ma cercherò di farlo sempre in modo... indovinate come? :)